Stiamo indubbiamente vivendo un momento di nostalgia del passato.
Come era bello il calcio prima, ah i bei tempi andati, le bandiere, gli eroi con gli scarpini neri e tutte quelle cose che piacciono a chi ha almeno 30 anni. Ed essendo io anziano da quando soffiai le 18 candeline mi trovo perfettamente a mio agio.
Il motivo di tutta questa nostalgia è che, a mio avviso, finalmentehanno ammazzato il calcio.
Lo dico con l’amaro in bocca eh, mica è colpa mia se i rEgazzini conoscono Gianluca Vacchi e non sanno chi è Andrea Fortunato. Fatti loro.
Comunque, è chiaro che il buco allo stomaco è dovuto all’acquisto di Neymar da parte del Paris Saint Germain, per la modica cifra di 222 milioni di euro. Chiariamoci subito: personalmente, me ne sbatte il giusto di come al-Khelaifi, presidente del Psg, spende i suoi soldi.
Ti vuoi comprare l’Albania? Vai tranquillo, con quella cifra ti regalano un pezzo di Grecia, il 51% delle azioni della Esselunga, due immobili di lusso a Ostia e Antonio Cassano con ancora la maglia del Verona.
Nessun problema, hai i soldi, li spendi.
Poi però sorgono alcuni, piccoli, problemini tipo che vai a drogare il mercato e paghi Gabigol 30 milioni di euro. Povero Gabigol, mi servi solo come esempio (tu continua a giocare come sai).
Guarda che potevo pure dire Pavoletti a 18 milioni di euro e non si sarebbe offeso nessuno (forse manco lo stesso Pavoletti). Rimane il fatto che se oggi vai a chiedere uno scarpone un giocatore qualsiasi, la base d’asta parte da 10 milioni di euro, e in molti casi, la società richiedente risponde “ficcateli nel, sti 10 milioni di euro”, generando inediti stalli di mercato.
Tornando a Neymar, va pure detto che andrà a prendere uno stipendio annuale di circa 30/35 milioni di euro. Adesso, è facile che ad un lettore medio scappi una bestemmia, ci sta, anche perché 30 milioni di euro te li devi guadagnare bonificando il Centro Africa.
A mano.
Quindi scattano tutti i calcoli: “si, bella la nostalgia, eh, però quanto fa guadagnare Neymar al Psg, in termini di immagine, risultati e merchandise?”.
“Meno di quello che pensi, piccolo testa di cazzo presuntuoso”.
Anche perché, diciamocelo una volta per tutte, 222 milioni di euro è SOLO la clausola rescissoria pagata dal giocatore (attraverso la Qatar Sports Investments), che verrà rimborsato solo successivamente dai francesi. Dunque il Psg, dovrà pagare anche una tassa sul trasferimento di circa 100 milioni e aggiungerci l’ingaggio del giocatore, coi famosi 35 milioni netti ANNUI, che al lordo sono circa 60 milioni.
Quindi, se conosci almeno la tabellina del due, avrai intuito che orientativamente, così, tanto per, occhiolino occhiolino, il Parigi ha cacciato per completare l’operazione “Cresta da Mohicano” qualcosa come quasi 400 milioni di euro.
La speranza è che il prossimo anno il Nike Store venda un paio di miliardi di magliette di O’Ney, il Paris Saint Germain vinca la Coppa del Mondo e al-Khelaifi sposi Melania Trump.
Tra l’altro, un investimento del genere pone il fianco al primo Pasquale Bruno imbruttito della Ligue 1 che passa, che con un’entrata maschia ti fa fumare 400 milioni. Non auguro un infortunio a nessuno, sia chiaro. Anche se, magari… al padre di Neymar, che come suo procuratore si intasca 40 milioni di euro… vabbè tralasciamo.
Pensiamo al nostro, di mercato, piuttosto. Che a guardare quello grosso degli altri ci viene solo invidia. Ah, aveva proprio ragione il buon Walter Fontana quando nei suoi tg a Mai dire Gol proclamava “E’ un calcio malaaato!”.
Signora mia com’è salito il prezzo dei giocatori, guardi. Una volta venivan via con due spicci; che tempi bui.
E, oh, se non hai abbastanza grano comunque puoi provare a comprarti Pavoletti (e sbrigati che sta in trattativa con lo Spal).